arriva dalle analisi eseguite dal consulente del procuratore Raffaele Guariniello, titolare dell’inchiesta sulle mozzarelle tedesche prodotte dalla società Milchwerk Jäger di Haag, in Alta Baviera. I test eseguiti da un ordinario di microbiologia dell’Università di Torino hanno rivelato tracce di pericolosi batteri. L’individuazione di questi microrganismi non fa che accrescere la preoccupazione sulla vicenda esplosa dopo la segnalazione delle mozzarelle blu ai carabinieri del Nas. Un fenomeno diffuso un po’ in tutto il Paese, almeno laddove esistono discount che le vendono come Eurospin e Lidl. A preoccupare la procura torinese non c’è solo la notizia che l’azienda tedesca sapesse del problema da sei mesi (all’ennesimo avviso da parte della Lidl di Verona rispose che escludeva la presenza di batteri), ma il ritardo dell’intervento da parte delle autorità locali tedesche. Ad oggi, infatti, non hanno accolto né le denunce dei clienti, né tanto meno l’invito di Bruxelles a interrompere l’attività. Un aiuto concreto potrebbe arrivare dall’accoglimento della richiesta di rogatoria internazionale, avanzata da Guariniello. Ma purtroppo per adesso dalla Germania è soltanto giunta la conferma che la domanda è arrivata a destinazione. L’uso di acqua sporca – come dimostrano gli esami dell’Università di Torino – servirà a sollecitare i tedeschi? Staremo a vedere. (Fonte CertineWs)