risultanoessere aspetti fondamentali per incrementare la competitivita’ europea e per trasformare l’Unione Europa in un modello mondiale per l’istruzione, ma diventano centrali per la diffusione di un’identita’ europea e per l’educazione alla cittadinanza. Lo ha detto l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Gianni Rossoni, intervenendo alla premiazione del concorso, bandito dal ministero dell’Istruzione, Universita’ e Ricerca, ”L’Europa cambia la scuola”, dedicato al riconoscimento della qualita’ della progettualita’ europea nella scuola italiana. Malgrado i numerosi passi avanti, molta strada e’ ancora da fare per il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona, anche se come Lombardia siamo piu’ vicini della media italiana al raggiungimento di molti indicatori. Il tasso di scolarizzazione superiore dei giovani tra i 20-24 anni e’ in Lombardia il 78%, in Italia il 75%, l’obiettivo e’ l’85%. Per la partecipazione femminile al mercato del lavoro la Lombardia e’ arrivata molto vicino al raggiungimento dell’obiettivo con il tasso di occupazione femminile che si attesta al 56,5%, mentre l’Italia e’ ferma al 46,5% (l’obiettivo e’ il 60%). Andrebbe invece aumentata ancora la partecipazione degli adulti alla formazione continua e permanente, ferma anche in Lombardia al 6,6% contro un obiettivo europeo del 12,5%. Ciò che in particolare, andrebbe potenziato è il grado di cooperazione e integrazione tra gli Stati membri in questo campo. Un esempio positivo e’ la certificazione delle competenze che l’Europa ha sempre spinto molto, nella logica della messa in trasparenza dei titoli di studio, condizione essenziale per la mobilita’ degli studenti e dei lavoratori. In Lombardia a partire dal 2007, con la legge regionale 19, la certificazione delle competenze secondo le indicazioni europee e’ stata rilasciata a tutti i partecipanti ai percorsi di istruzione e formazione regionale. Progetti che favoriscono la collaborazione tra diverse realta’ europee sono risorse preziose sia per le persone che per le istituzioni coinvolte’. Queste esperienze mettono nella condizione di far riflettere e relazionare diversi aspetti di contesto relativi all’appartenenza locale/regionale (lombarda), nazionale (italiana) ed europea, comprendendo come queste tre dimensioni, se ben combinate, non sono certamente un limite, bensi’ una ricchezza necessaria per affrontare le grandi trasformazioni in atto nella nostra societa’. (Fonte CertineWs)