Al termine di una lunga requisitoria il pm Eugenio Fusco ha chiesto 16 condanne per altrettanti imputati, tra i quali l’ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio (3 anni), e l’ex leader di Bpi, Gianpiero Fiorani (un anno e tre mesi). Entrambi accusati di aggiotaggio e il secondo anche di ostacolo alle autorita’ di Vigilanza. Ma la sanzione che fa piu’ rumore e’ quella sollecitata per Unipol, imputata per la violazione della legge 231 del 2001 (reati commessi dai propri dipendenti): confisca di 39,6 milioni di euro e multa di 1,2 milioni. Per Fusco, che ha condotto la requisitoria insieme al procuratore aggiunto Francesco Greco e al pm Gaetano Ruta, il tentativo della ‘piccola’ Bpi di conquistare il colosso Antonveneta contro i rivali olandesi di Abn Amro fu “un progetto che rientrava in una logica di riassetto del sistema bancario italiano secondo il dirigismo di Fazio e in spregio delle regole” perche’ la scalata, ha spiegato, doveva essere “portata avanti per vie traverse, quelle della politica e delle relazioni”, mancando alla banca guidata da Fiorani le risorse finanziarie. Quelle che cercarono di racimolare attraverso un rastrellamento occulto di azioni Bpi alcuni uomini vicini a Fiorani, l’immobiliarista Luigi Zunino (chiesti per lui 1 anno e 8 mesi), i finanzieri Giovanni Consorte (tre anni) e Ivano Sacchetti (un anno e otto mesi), rispettivamente ex presidente e vice di Unipol, e il gruppo dei cosiddetti imprenditori ‘lodigiani’ e ‘bresciani’ (per tutti loro chieste condanne di 1 anno e sei mesi). (Fonte CertineWs)