Il primo progetto si intitola “Prodotti petroliferi – Determinazione della concentrazione di lerbutilmercaptano nel gas di petrolio liquefatto in fase gassosa mediante gascromatografia”. Si tratta di un Rapporto tecnico che definisce un metodo per la determinazione mediante gascromatografia di terbutilmercaptano (TBM). Tale metodo è destinato ad applicarsi a GPL campionato in fase gassosa e a GPL campionato in fase liquida e successivamente vaporizzato. Definire un metodo di riferimento per l’odorizzazione dei gas combustibili è di grande importanza tanto per gli operatori quanto per i laboratori accreditati e per chi è demandato ai controlli sul campo per la corretta odorizzazione.
Il secondo progetto riguarda le “Coperture discontinue – Schermi e membrane traspiranti sintetiche – Definizione, campo di applicazione e posa in opera”. La norma che si intende elaborare vuole definire gli schermi e le membrane traspiranti sintetiche (secondo la UNI EN 13859-1 e la UNI EN 13984) e il loro utilizzo su copertura a falda, su supporti continui o discontinui o a contatto diretto con isolante termico. Un intervento normativo in questo ambito permetterebbe di porre rimedio alla mancanza di procedure uniformi, con beneficio generale in termini di qualit progettuale e di esecuzione dei lavori.
Sempre in tema di ediliza e materiali da costruzione, il terzo progetto riguarda le “Pavimentazioni di legno per esterni – Elementi di legno – Requisiti”. L’attuale assenza di normative specifiche sia a livello nazionale sia a livello europeo, a fronte di una crescente diffusione di prodotti per pavimentazioni esterne e di un altrettanto importante richiesta di informazioni e verifiche, pone la necessità di elaborare una norma tecnica ad hoc. I benefici previsti riguardano una maggiore trasparenza di mercato e la conseguente valorizzazione di prodotti.
L’ultimo progetto di norma attualmente in inchiesta pubblica preliminare ha per titolo “Consulenza di direzione (management consulting) – Guida per la consulenza nella redazione ed implementazioni di codici etici o di condotta nelle PMI – Terminologia e processo di implementazione”.
Sono ormai molte le aziende che adottano e comunicano l’implementazione di codici etici o di condotta. Questa esigenza nasce sia dalla presenza anche in Italia dei modelli di compliance di tipo preventivo al fine di gestire i possibili problemi di responsabilità amministrativa delle imprese e delle organizzazioni (per esempio il Decreto legislativo 231 del 2001), sia dalla continua diffusione dei modelli di responsabilità sociale delle imprese in applicazione ad esempio delal recente norma ISO 26000. La stesura e l’applicazione dei codici di condotta, essendo una attività per definizione multidisciplinare infatti coinvolge tutta l’azienda ed in particolare il vertice aziendale, risulta più semplice nelle aziende di maggiori dimensioni che possono disporre di tutte le risorse ecessarie. L’attività è invece sicuramente più critica per le aziende di minori dimensioni.
La norma che si intende sviluppare fornisce una guida per una migliore definizione di un progetto di consulenza in merito alla redazione ed implementazione di un codice di condotta o di etica in una piccola e media impresa (PMI). La norma è complementare per la parte progettuale alla UNI 10771:2003 “Consulenza di direzione – Definizioni, classificazione, requisiti e offerta del servizio” e, per il soggetto di riferimento, alla UNI/TR 11396:2011 “Guida all’utilizzo della consulenza di direzione (management consulting) per l’organizzazione, la gestione e lo sviluppo delle piccole imprese”. (Fonte CertineWs)