Nonostante infatti Madrid sia già stata condannata dalla Corte europea di Giustizia nel novembre scorso su questo fronte, oltre 100 impianti continuano ad operare senza le necessarie autorizzazioni previste dalle regole Ue per prevenire l’inquinamento industriale a danno della salute umana e dell’ambiente. Di qui l’ultimatum di Bruxelles, che in assenza di una risposta soddisfacente nel giro di due mesi porterà nuovamente la Spagna di fronte alla Corte Ue, con il rischio delle relative sanzioni. Secondo la normativa comunitaria, le attività industriali ed agricole con un alto potenziale di inquinamento devono essere fornite di apposita autorizzazione. La direttiva Ippc (integrated pollution prevention and control) richiede infatti che vengano rilasciati nuovi permessi per rivedere quelli esistenti per tutte le installazioni industriali operative prima del 30 ottobre del 1999. Le autorizzazioni sono concesse solo se vengono soddisfatti determinati criteri ambientali. (Fonte CertineWs)