«È necessaria – ha detto – la salvaguardia dei progetti già avviati e non è condivisibile che la nuova norma sia retroattiva, anche se per esprimere un giudizio completo dovremmo leggere i decreti attuativi previsti per giugno». Nel 2007, Trm ha bandito una gara d’appalto per reperire le risorse finanziarie necessarie alla costruzione dell’impianto, per una somma complessiva di 413 milioni di euro. Con la precedente normativa, l’ammortamento dell’investimento era previsto nel periodo 2015-2029 con una quota derivante dai certificati verdi pari al 25%, mentre la restante parte sarà coperta per il 25% dalla produzione di energia elettrica e per il 50% dalla tariffa di conferimento dei rifiuti. «Il piano finanziario di Trm – ha detto Torresin – approvato dalle banche, rischia di saltare. Auspichiamo la non retroattività della nuova normativa, considerando anche il decreto che ha assegnato all’emergenza rifiuti di Napoli circa 430 milioni di euro». (Fonte CertineWs)