Si va dalla virtuosa classe A ad alta efficienza e basso impatto energetico (anche sul portafoglio), fino alla classe G, molto onerosa e poco efficiente. I parametri analizzati riguardano principalmente la qualità degli infissi, il sistema di riscaldamento e l’impianto elettrico.
Dal 2008 l’obbligatorietà del certificato energetico per le case era stata sospesa, ma adesso che è stato reintegrato, è un documento che deve necessariamente essere fra quelli di compravendita o di affitto. Si tratta di un documento che attesta l’efficienza energetica dell’immobile e deve essere firmato da un tecnico qualificato ed iscritto ad un albo professionale: può essere un geometra o un perito edile, ma anche un architetto o un ingegnere.
Si ricorda che per gli interventi di riqualificazione energetica è ancora possibile usufruire della detrazione fiscale del 55%, spalmabile su 10 anni. A maggioranza, finora, sono stati realizzati lavori di sostituzione degli infissi e delle caldaie. Maggiori informazioni sulle agevolazioni al 55% si possono trovare a questo link. (Fonte CertineWs)