Obiettivo: valutare le condizioni della sicurezza dopo i danni causati dal devastante terremoto e tsunami che ha colpito il paese e in particolare l’impianto nucleare di Fukushima, nel marzo scorso. La missione, che durerà fino al 2 giugno e include 20 esperti dell’Aiea ma anche della comunità internazionale, sarà guidata dal capo ispettore degli impianti nucleari in Gran Bretagna, Mike Weightman, che presenterà il suo rapporto alla conferenza ministeriale dell’Aiea sulla sicurezza nucleare, fissata il 20 giugno prossimo a Vienna. In Giappone, la squadra di esperti visiterà l’impianto di Fukushima, quello che ha subito i maggiori danni lo scorso 11 marzo, insieme ad altri siti. Il compito della missione infatti è quello di effettuare una valutazione preliminare sulle questioni della sicurezza legate all’incidente di Fukushima, identificando poi aree che necessitano di ulteriori analisi, sulla base degli standard di sicurezza dell’Aiea. Gli esperti dell’Aiea condivideranno la loro expertise con i colleghi giapponesi e i nipponici comunicheranno le ‘lezionì apprese in occasione dell’incidente.
GIAPPONE: PER EXPORT AUTO SPECIALE BOLLINO ‘NO RADIAZIONI’
Le automobili e le parti auto provenienti dal Giappone, oltre a numerose altre tipologie di merci, potranno essere certificate con una dichiarazione che riporterà la dicitura «Radiation Protection Measurements Monitored by Tuv Rheinland», a conferma del fatto che un attento controllo da parte degli specialisti tedeschi non ha riscontrato radiazioni oltre la norma. L’iniziativa, lanciata in questi giorni, dovrebbe portare al rilascio – afferma una nota della società tedesca di certificazioni e controlli – entro fine anno di un centinaio di attestazioni (relative a singole categorie di merci e manufatti) in modo che il consumatore abbia la certezza che quel prodotto giapponese, in ogni esemplare esportato, viene sottoposto a verifiche. Come precisato da J.U.Schmollack, senior manager del settore Radiation Protection and Nuclear Technology del Tuv Rheinland Industrie Service, le procedure sono state messe a punto dopo l’esperienza fatta dalla società tedesca in occasione della catastrofe di Chernobyl e «verranno costantemente aggiornate sulla base dell’esigenza di offrire la massima tranquillità ai consumatori». (fonte CertineWs)