Lo ha annunciato la portavoce della Commissione Ue, Pia Hansen. Bruxelles «sta seguendo da molto vicino la situazione cercando di tenerla sotto controllo» in modo da individuare l’origine del batterio e.coli che ha già mietuto tre vittime in Germania. Secondo i dati aggiornati a questa mattina in possesso della Commissione Ue sono 329i casi di contaminazione in Germania, una trentina in Svezia, una decina in Danimarca e un paio in Gran Bretagna, Olanda e Austria. Le indagini in corso compiute dagli esperti Ue si concentrano sui cetrioli spagnoli sospetti come fonte del batterio E.coli, e sono basate sui campioni di suolo e acqua prelevate a Malaga e Almeria, da dove provengono appunto i cetrioli distribuiti in Germania. I 329 casi tedeschi di persone colpite da e.coli sono infatti in gran parte concentrati nella regione di Amburgo, mentre i 30 svedesi (di cui 13 evolutisi in diarrea emorragica, Hus), gli 11 danesi (di cui 5 Hus), i 3 inglesi (di cui 2 Hus), 1 olandese e 2 austriaci (tutti Hus), hanno colpito «principalmente» cittadini tedeschi recatisi in quei paesi o cittadini di quei paesi di ritorno dalla Germania, hanno spiegato a Bruxelles secondo i dati in possesso agggiornati a questa mattina. Un lotto di cetrioli potenzialmente sospetti è nel frattempo stato individuato e già bloccato in Danimarca, mentre altri lotti che potrebbero essere infetti sono stati distribuiti in Francia, Austria, Lussemburgo, Ungheria e Repubblica Ceca, ha spiegato la portavoce dell’esecutivo di Bruxelles. È infatti già stato messo in moto il sistema di allerta rapida Ue per la sicurezza alimentare. Spetta in primis alle autorità nazionali, però, ha tenuto a precisare la Hansen, fornire le informazioni ai propri consumatori e fornire garanzie sulla sicurezza dei cibi.
UE, SPEDIZIONI DI CETRIOLI ‘SOSPETTI RINTRACCIATE IN 6 PAESI
Carichi di cetrioli sospetti sono stati rintracciati in Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Ungheria e Lussemburgo, in relazione al focolaio di E. coli che finora ha interessato soprattutto la Germania settentrionale. Lo ha detto oggi una portavoce della Commissione europea. «Abbiamo attivato tutte le nostre reti – ha detto Pia Ahrenkilde – Siamo in costante contatto con tutti gli Stati membri coinvolti». Finora 11 persone sono morte in Germania dopo aver contratto un’infezione da Escherichia coli, con centinaia di persone contagiate. E dalla Germania il batterio si sta diffondendo; finora sono state registrate almeno quattro dozzine di casi in cinque Paesi del vecchio continente: Austria, GB, Danimarca, Olanda e Svezia, con tre casi negli Stati Uniti. Tutti riguardavano persone che erano state di recente in Germania o tedeschi in viaggio all’estero. E se, secondo la Germania, i colpevoli sarebbero dei cetrioli importati dalla Spagna, le autorità spagnole insistono sul fatto che non ci sono prove di ciò. L’Ue spiega che un altro lotto sospetto, originario dell’Olanda o della Danimarca, viene esaminato in queste ore. Intanto le attività di due distributori di questo ortaggio in Spagna sono state sospese e campioni di terreno, acqua e altri prodotti vengono testati. I risultati si aspettano per mercoledì, spiega Ahrenkilde.
FAZIO, SEQUESTRATI 7 QUINTALI CETRIOLI A SCOPO PREVENTIVO
«I Nas hanno sequestrato a scopo preventivo 7 quintali di cetrioli. Saranno fatti gli esami per vedere se si trova il batterio in questione. Entro 24-36 ore il sequestro verrà sbloccato». È quanto afferma ai microfoni del Tg1 il ministro della Salute Ferruccio Fazio, dopo l’allarme per l’epidemia di un ceppo molto aggressivo del batterio E.coli, scoppiata in Germania. La fonte è stata identificata in cetrioli contaminati provenienti dalla Spagna. Le partite sequestrate dai carabinieri dei Nas provengono dalla Spagna e dall’Olanda.
BATTERIO KILLER: BELGIO BLOCCA IMPORT CETRIOLI SOTTO ACCUSA
Il ministro dell’agricoltura belga Sabine Laurelle «ha dato disposizione all’organismo della sicurezza alimentare belga (Afsca) di bloccare le importazioni di cetrioli dalle due aziende spagnole sospettate di essere una delle fonti responsabili del focolaio E.coli». Lo ha detto la stessa ministra ai cronisti in margine al consiglio dei Ministri dell’Agricoltura in corso Debrecen, nell’est dell’Ungheria, precisando che, sulla base delle informazioni raccolte «dall’inverno scorso il Belgio non importa cetrioli dalle aziende spagnolo sotto accusa».
BATTERIO KILLER: CODACONS, BLOCCARE IMPORT CETRIOLI DA EUROPA
Il Codacons chiede alle autorità sanitaria italiane «misure urgenti» per bloccare le importazioni di cetrioli da tutta l’Europa, a tutela della salute in relazione all’infezione causata dal batterio Escherichia coli che ha causato almeno 276 infezioni in Germania e casi in molti Paesi Europei. «Il ministero della Salute e gli altri organi competenti devono bloccare immediatamente le importazioni di cetrioli e cetriolini provenienti da tutta Europa», afferma in una nota il presidente Codacons, Carlo Rienzi. È anche indispensabile, prosegue la nota, «effettuare controlli stringenti su tutta l’ortofrutta diretta in Italia e proveniente dalla Spagna e dall’Olanda. Queste misure – secondo Rienzi – sono necessarie per evitare il diffondersi del pericoloso batterio anche nel nostro Paese». L’associazione invita infine «i cittadini a verificare con attenzione la provenienza degli alimenti, obbligatoria su tutte le etichette di frutta e verdura». (fonte CertineWs)