Riqualificare l’Italia con case e quartieri di qualità, che risparmino energia, non inquinino e garantiscano una moderna ed elevata vivibilità. Questo l’obiettivo della proposta di legge presentata dal deputato Guido Dussin ed altri e approvata mercoledì 8 giugno, all’unanimità, dalla camera dei Deputati e ora in mano al Senato. Il disegno di legge Sistema casa qualità ( C. 1952-A) è diretto ad armonizzare le norme nazionali, regionali e comunali al fine di definire un sistema unico per la certificazione della qualità della casa, cardine dell’attuazione italiana di quelle disposizioni comunitarie sugli edifici a “consumo zero”.
Il sistema disegnato nella norma prevede la classificazione delle singole unità immobiliari secondo le categorie A, B, C e D, e le serie di qualità 1, 2, 3 e 4. Le prime ovviamente sono legate all’efficienza energetica delle costruzioni, valutata in base al consumo annuo di energia per metro mentre le seconde fanno riferimento a parametri di misurazione delle esigenze dell’abitare, che tengono conto dei requisiti della norma UNI 8289 e della direttiva 89/106/CEE.
Il ddl introduce, tra le altre cose, l’attribuzione della qualifica di casa qualità eco-compatibile per quelle abitazioni che “dimostrano una particolare sensibilità per la tutela dell’ambiente attraverso l’utilizzo di materiali naturali, escludendo l’uso di impregnanti chimici e di solventi, ovvero attraverso l’impiego esclusivo di energia da fonti rinnovabili”. La norma prevede inoltre agevolazioni fiscali e finanziarie come l’attribuzione di finanziamenti e di premi, l’abbassamento del costo dei terreni, l’abbassamento degli oneri di urbanizzazione e dell’imposta comunale sugli immobili (ICI) – fatta salva l’esenzione dall’ICI per la prima casa – con l’obiettivo ultimo di incentivare e di diffondere lo strumento della certificazione, diminuendo il costo complessivo delle abitazioni.
Commenta soddisfatto l’On. Antonello Iannarilli, presidente della Provincia di Frosinone e membro della Commissione Ambiente “Con questa legge si scommette sulla qualità dell´edilizia residenziale attraverso l´introduzione di un vero e proprio marchio di qualità da applicare agli edifici residenziali, che certifichi la riduzione dei consumi energetici e il miglioramento del comfort abitativo. I cittadini potranno passare dall’attuale spesa media di 2000 euro all’anno per il riscaldamento a 300 euro, solo per fare un esempio, se abiteranno in case costruite secondo certi criteri che noi andiamo a codificare. Dunque con la nostra legge determiniamo risparmi energetici e nel portafoglio dei cittadini, una maggiore qualità della vita, un rilancio dell’economia su vasta scala, una vera e propria riscossa del nostro paese nei processi di civiltà”. (fonte CertineWs)