La Commissione europea ha deciso oggi l’invio all’Italia di una lettera di messa in mora complementare dando a Roma due mesi di tempo per adeguarsi alla sentenza con cui, nel maggio del 2007, la Corte di giustizia Ue del Lussemburgo aveva già intimato a Roma di mettersi in regola. «Nonostante l’introduzione di alcuni interventi legislativi – osserva in una nota Bruxelles – secondo la Commissione la situazione in Italia resta non conforme al diritto Ue». In particolare, osserva ancora Bruxelles, chi effettua riparazioni non ha l’obbligo, in base alla legislazione italiana, di «consegnare» i pezzi sostituiti, ma è solo invitato a farlo.(fonte CertineWs)