Coldiretti sostiene che l’obbligo di indicare l’origine del latte e dei suoi derivati e’ determinante per l’Italia che e’ l’unico paese produttore comunitario in cui il crollo dei prezzi riconosciuti agli allevatori del 25 per cento rispetto allo scorso anno si e’ verificato nonostante una sostanziale tenuta dei consumi e l’insufficiente produzione nazionale che arriva a coprire appena il 60 per cento del fabbisogno. Accanto alle misure di sostegno finanziario servono misure di intervento strutturali per la trasparenza come quelle previste dal Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, attualmente in Lussemburgo per il vertice sulla crisi del latte. Il Decreto predisposto da Zaia prevede l’obbligo di indicare la provenienza di latte e derivati in etichetta ma anche il divieto di utilizzare polveri e caseinati in sostituzione del latte per la produzione dei formaggi. Oggi agli allevatori italiani il latte in stalla viene pagato meno di 30 centesimi al litro, ben al di sotto dei costi alla produzione dove sono a rischio le 40 mila stalle italiani con quasi 2 milioni di mucche e circa 200 mila occupati che hanno garantito all’Italia fino ad ora il primato mondiale nella produzione formaggi tipici con il record di 35 riconoscimenti a livello comunitario. (Fonte Ilgiornale.it)