Il principe Turki al Faisal, ex capo dell’intelligence ed ex ambasciatore a Washington – citato dal britannico Guardian nel suo sito on line – ha avvertito alti esponenti militari della Nato che l’esistenza di tale arma «obbligherebbe l’Arabia Saudita a seguire politiche che potrebbero portare a conseguenze incalcolabili e probabilmente drammatiche». Il principe – che ha parlato giorni fa a una riunione non resa pubblica in una base aerea Britannica, usata dalla Nato come centro di raccolta di informazioni di intelligence per il Medio oriente e il Mediterraneo – non è entrato in particolari, ma per una fonte di alto rango a Riad a lui vicina il messaggio è chiaro: «Semplicemente non possiamo vivere in una situazione in cui l’Iran possiede armi nucleari e noi no». Quindi «se Teheran sviluppa armi atomiche, ciò sarebbe per noi inaccettabile e dovremmo fare altrettanto». L’Iran – ha detto Turki al Faisal secondo la trascrizione del suo discorso ottenuta dal Guardian – «è una tigre di carta con artigli d’acciaio» che «interferisce e destablizza» in tutta la regione. Teheran – ha aggiunto – «è molto sensibile per quanto riguarda le interferenze di altri Paesi nei suoi affari interno. Ma dovrebbe fare con gli altri come si aspetta che gli altri facciano nei suoi confronti». «Il regno» saudita, ha concluso Al Faisal, «si aspetta che l’Iran metta in pratica quello che predica». (fonte CertineWs)