A lanciare l’appello per una ‘urgentè necessità di conservazione per questo animale è proprio l’Iucn, che ha valutato la salute di 61 specie di pesci, dai tonni agli sgombri, fino a pesci spada. «Questa è la prima volta – afferma Bruce Collette, scienziato del Noaa e dell’Iucn – che scienziati della pesca, ittiologi e ambientalisti hanno prodotto insieme una valutazione sulle minacce che sta affrontando un gruppo importante di pesci commerciali». A destare particolari preoccupazione è ancora il tonno rosso. «Tutte e tre le specie di tonno rosso – aggiunge Kent Carpenter, docente della Old Dominion University – sono minacciate dal collasso a causa di un’eccessiva pressione della pesca. Il tonno rosso del Sud (thunnus maccoyii) ha già scarse speranze di recupero». «Se non ci saranno cambiamenti delle attuali pratiche di pesca – avverte Carpenter – gli stock di tonno rosso sono a rischio collasso, visto che mostrano scarsi segnali di ricostituzione della popolazione, dopo una riduzione significativa negli anni ’70». Il futuro delle specie della famiglia degli scombridi e del pescespada rimane nelle mani dell’organizzazione regionale per la gestione della pesca (RFMO) e dei paesi interessati dalle attività di pesca. «Chiudere temporaneamente la pesca del tonno – aggiunge Jean-Christophe Viè dell’Iucn – potrebbe essere solo una parte del programma di recupero necessario. Per prevenire la pesca fuorilegge, devono essere previsti forti deterrenti. Questo nuovo studio mostra che c’è bisogno urgente di una gestione efficace». (fonte CertineWs)