«Dopo la crisi, il nostro approccio di base è promuovere maggiore sicurezza, ma siamo nella fase in cui dobbiamo valutare l’argomento ancora una volta nel modo più appropriato possibile», ha commentato premier Naoto Kan, parlando in un’audizione alla commissione Bilancio del Senato. Prima del sisma/tsunami dell’11 marzo, che ha dato vita all’incidente di Fukushima, il Giappone era in prima linea nella promozione delle esportazioni di tecnologia nucleare, un pilastro dell’economia. Il proposito di distacco graduale dall’atomo a uso civile, così come auspicato da Kan, ha creato contraccolpi alle compagnie nipponiche, come nella caso delle costruzione di centrali in Vietnam, in base a un accordo del 2010, o in Lituania. (fonte CertineWs)