Il «Prosciutto Amatriciano», precisa il ministero delle Politiche agricole in una nota, viene prodotto nell’area della provincia di Rieti, in Comuni con un’altitudine massima di 1.200 metri s.l.m.. Il prodotto, all’atto dell’immissione al consumo, presenta una percentuale di umidità non superiore al 60%, un contenuto di proteine minimo del 25% sulla sostanza secca e il peso di almeno 8 kg alla conclusione del periodo minimo di stagionatura, che deve durare non meno di 12 mesi dalla prima salatura. La reputazione del «Prosciutto Amatriciano» affonda le radici agli inizi del secolo scorso, quando si cominciò a identificare il prodotto con la città di Amatrice. Ma la storia ha origini ancora più antiche: un’importante produzione di prosciutti nella zona risale addirittura al Medioevo, quando ai prodotti era attribuito un valore commerciale e venivano utilizzati come merce di scambio. (fonte CertineWs)