Una nuova norma approvata nell’ultima Legge di Stabilità rafforza il concetto già introdotto dalla riforma Bassanini: il provvedimento in questione (art. 15 legge n. 183/2011) si colloca nell’alveo delle norme di «semplificazione» e stabilisce che le certificazioni rilasciate dalla Pubblica Amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti, sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti con gli organi della Pubblica Amministrazione e i gestori di pubblici servizi, i certificati e gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dell’atto di notorietà (si può scrivere «sono sempre sostituiti dall’autocertificazione»). Sulle certificazioni da produrre ai soggetti privati è apposta, a pena di nullità, la dicitura: «Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi». Per esempio: se l’Inps necessita di uno stato di famiglia, dovrà richiederlo direttamente all’Anagrafe del Comune interessato, non al cittadino. «È bene che i milanesi siano consapevoli di questo loro diritto – afferma l’assessore alla Municipalità e ai Servizi civici Daniela Benelli – e imparino a prenderne piena coscienza. È importante non solo per la semplificazione amministrativa che giova a tutti gli enti interessati, ma anche per lo snellimento del lavoro agli sportelli dell’Anagrafe. Le code e le attese, spesso per operazioni di fatto inutili, possono alleggerirsi e velocizzarsi». Sempre in un’ottica di trasparenza degli atti degli uffici, il settore Servizi al Cittadino del Comune provvederà, con cadenza mensile, a pubblicare sul sito www.comune.milano.it i dati su Milano: nascite, morti, matrimoni, emissioni di certificati. (Fonte CertineWs)