In particolare, Areva bloccherà gli investimenti nei giacimenti africani di UraMin, società acquisita nel 2007 che ha perso nel frattempo circa l’80% del proprio valore. Il gruppo prevede inoltre una revisione del numero di dipendenti in Europa, soprattutto in Francia e Germania, operato in gran parte tramite la non sostituzione delle partenze naturali (pensioni, contratti a termine). Secondo un delegato sindacale della Cgt, prima sigla tra i dipendenti di Areva, i posti di lavoro in meno saranno 1.200 in Germania e almeno altrettanti in Francia, con un blocco delle nuove assunzioni e degli scatti salariali. L’azienda non ha però confermato tali informazioni. Areva ha annunciato inoltre un piano di cessioni di asset da 1,2 miliardi di euro, che prevede tra l’altro la vendita della quota del 26% nel gruppo minerario Eramet, presumibilmente al Fondo strategico d’investimento dello Stato francese. Il gruppo ha inoltre previsto accantonamenti per 2,4 miliardi di euro, legati agli ulteriori ritardi sui cantieri delle centrali Epr, allo smantellamento di alcuni impianti e alla citata svalutazione degli asset africani di UraMin. (Fonte CertineWs)