Le analisi, sostenute dalle pubblicazioni di Andrea Marcigliano, senior fellow de «Il Nodo di Gordio» e dal chairman del think tank, Daniele Lazzeri, si legge in una nota dei due centri studi, «hanno trovato la piena condivisione da parte della Repubblica del Kazakhstan che presenterà il progetto fortemente voluto dal Presidente Nursultan Nazarbayev sulla non proliferazione nucleare al summit internazionale di Seul». «Dopo la dissoluzione dell’Urss – spiegano Il Nodo di Gordio e Vox Populi – il Kazakhstan è stato il primo (e fino ad oggi l’unico) paese al mondo a rinunciare alle armi nucleari, tanto più che 20 anni fa questa giovane repubblica post-sovietica possedeva il terzo arsenale nucleare del mondo. Da allora il Kazakhstan è uno degli attori più dinamici e influenti della comunità mondiale nella lotta per rafforzare l’azione del Trattato di bando complessivo dei test nucleari (CTCB) del 1996 e diffondere nella comunità mondiale la conoscenza delle disastrose conseguenze dei test nucleari. Si prevede che una decisione definitiva sia sulla costituzione della Banca del combustibile nucleare, sia sul luogo della sua dislocazione, venga adottata nel marzo del corrente anno nell’ambito del summit antinucleare di Seul». (Fonte CertineWs)