Il Regolamento adatta e semplifica l’attuale quadro legislativo (che per garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti nella UE si basa principalmente, ma non solo, sul paradigma direttiva-requisiti essenziali-mandato-norme armonizzate) per coprire nuovi aspetti al fine di comprendere i più recenti sviluppi e le future sfide della normazione tecnica, in particolare prevedendo strumenti per l’elaborazione di norme nel settore dei servizi. Il nuovo quadro legislativo contribuirà a ridurre i tempi di normazione, faciliterà la partecipazione delle parti interessate “più deboli” storicamente (micro e PMI, consumatori, organizzazioni sociali) e terrà maggiormente in conto temi quali l’impatto ambientale del ciclo di vita di prodotti e servizi, nonché l’uso efficiente delle risorse. Un ulteriore elemento qualificante del regolamento consiste nella possibilità di fare migliore uso delle specifiche tecniche elaborate per il settore dell’IT in occasione di acquisti pubblici di hardware, software e servizi informatici. Le basi per questa riforma della normazione europea sono state poste dalla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo “Una visione strategica per le norme europee: compiere passi avanti per favorire e accelerare la crescita sostenibile dell’economia europea entro il 2020” nella convinzione che la normazione contribuisce in modo determinante all’innovazione e alla competitività del sistema economico europeo, poiché facilita l’accesso ai mercati, permette l’interoperabilità tra componenti e prodotti (nuovi e già esistenti), riduce i costi e aumenta il valore per i clienti/consumatori. (Fonte CertineWs)