La delegazione italiana ha ottenuto l’approvazione della propria precedente proposta relativa a una nuova norma da realizzare, volta a definire il primo standard europeo sui livelli di accettazione della qualità dei servizi di gestione dei rifiuti, in termini di raccolta, pulizia delle strade, trasporto dei rifiuti, pulizia dei contenitori, rimozione dei rifiuti abbandonati ecc. Grazie a tale approvazione, le prime bozze di questa norma verranno elaborate in Italia e verranno proposte al più presto alle delegazioni degli altri Paesi europei. Sull’onda dell’interesse creatosi attorno all’ipotesi ora allo studio, la delegazione italiana ha avanzato anche una nuova proposta relativa alla definizione di un modello di elementi visivi che permettano di identificare i rifiuti da parte dei consumatori e degli operatori. È infatti evidente quanto, con l’introduzione della raccolta differenziata, si siano diffusi schemi, abitudini, persino contenitori diversi da regione a regione e anche da comune a comune. Si renderebbe quindi molto utile un sistema condiviso che abbini forme, colori e scritte per permettere immediatamente di sapere se il contenitore specifico (ed il relativo servizio di raccolta) è riservato alla carta, o alla plastica, o ad un insieme di più materiali. Si tratterebbe in pratica di un elemento di significativo cambiamento nelle abitudini quotidiane sia italiane che europee se anche questa nuova proposta italiana dovesse essere approvata dal TC 183. In UNI è attivo da anni un gruppo di lavoro specifico su questi argomenti che sta supportando la leadership italiana in ambito europeo. Si tratta di un gruppo che, a presenze storiche quali la Sinterplast e la ID&A, ha affiancato nuovi soggetti istituzionali pronti a sostenere il progetto italiano, quali ad esempio CONAI, Federambiente e FISE Assoambiente. (Fonte UNI)