L’obiettivo è quello di mantenere alto il primato del made in Italy, ora che è in vigore l’etichettatura obbligatoria dell’indicazione dell’origine del prodotto, confermando su questi mercati la leadership dell’eccellenza italiana con un prodotto altamente certificato che garantisca ai nuovi consumatori un forte legame con i territori di produzione in Italia. Nei due Paesi si contano 2.300 circa ristoranti italiani. Più di 1.600 nel solo Giappone cui si aggiungono i circa 700 nella Corea del Sud. Due mercati sempre più emergenti con un potenziale di oltre 170 milioni di nuovi consumatori. Accompagnare lo sviluppo dell’eccellenza dell’olio extra vergine di oliva 100% made in Italy sui mercati esteri è strategico per il sistema delle imprese inserite nel programma di tracciabilità di Unaprol; ed è anche grazie a questo tipo di impegno per la certificazione che in molti Paesi la cucina di eccellenza coincide all’estero con la ristorazione di qualità italiana. (Fonte CertineWs)