Nel passaporto saranno riportati i designer che firmano l’opera, i brevetti utilizzati, i luoghi e le modalità di produzione, fino alla responsabilità sociale a tutela dei lavoratori e dei consumatori. Una proposta, ancora in fase di definizione, che nasce non a caso nella culla del design in Italia: nella provincia di Monza e Brianza si trova la più alta concentrazione di imprese attive nell’industria del legno (2.489, 7 per Kmq), seguite da Milano, Como e Treviso. Un progetto, quello del passaporto del mobile, che si affianca al nuovo network internazionale dell’arredo che parte dalla Brianza e collega Brasile, Argentina, Colombia e successivamente anche i Paesi scandinavi per facilitare l’interscambio commerciale di mobili. (Fonte CertineWs)