In tal senso l’individuazione di uno standard internazionale costituisce uno strumento essenziale per aiutare i governi nazionali a raggiungere i propri obiettivi nel settore dei carburanti alternativi. Lo standard ISO 13065, oltre a trattare i temi legati agli impatti ambientali e sociali delle bioenergie, dovrebbe renderle più competitive sia nell’ambito dei mercati nazionali che internazionali. In particolare favorendo i produttori attivi nei Paesi in via di sviluppo. 29 sono i Paesi coinvolti nel progetto ISO, sia come partecipanti attivi o semplici osservatori, tra cui Usa, Cina, Germania e Brasile. La prima riunione della Commissione ISO/PC 248 si terrà nel prossimo aprile. (Fonte CertineWs)