Calano drasticamente i consumi di vino in Italia, in controtendenza rispetto agli altri principali paesi. Negli ultimi dieci anni c’è stato un crollo del 22%. In tutto il mondo cresce il consumo di vino, ma in Italia no. Anzi da noi diminuisce. La Coldiretti parla di un crollo del 22 per cento in dieci anni dei consumi nazionali che sono scesi al minimo storico dall’Unità d’Italia: appena 22,6 milioni di ettolitri, rispetto ai 29 milioni di ettolitri bevuti negli Stati Uniti e ai 30,3 milioni di ettolitri della Francia che detiene il primato mondiale. E nel 2012 nel nostro paese sono stati versati 40 milioni di litri di vino in meno nel 2012 rispetto all’anno precedente (-2 per cento).
Il consumo nel 2012 è sceso sotto i 40 litri all’anno per persona con quasi un italiano su tre 32 per cento che dichiara di consumare il vino solo in occasioni di festa particolari e il 27 per cento lo porta in tavola tutti i giorni secondo un sondaggio on line condotto dal sito dell’associazione agricola. A questo si aggiunge un 6 per cento degli italiani non beve mai il vino e il 18 per cento che lo versa nel bicchiere solo una o due volte la settimana mentre il 17 per cento più volte.
L’Italia è in controtendenza rispetto a quello che è avvenuto a livello globale dove invece quest’anno sono cresciuti i consumi che hanno raggiunto 245,2 milioni di ettolitri (+0,6 per cento). Un risultato che è – precisa la Coldiretti – l’ effetto dell’aumento della domanda in Cina con 18 milioni di ettolitri (+9 per cento) e negli Stati Uniti che, con 29 milioni di ettolitri (+2 per cento), tallonano da vicino la Francia che con 30 milioni di ettolitri mantiene ancora per poco la leadership nei consumi. In Europa – continua la Coldiretti – i consumi sono invece stabili in Germania, Portogallo e Grecia mentre calano, oltre che in Italia, anche in Spagna di 60 milioni di litri in un anno.
CertineWs/MGrazia d’Errico