E’ reduce da un successo al di là di ogni più rosea previsione ottenuto a Sofia al XIX edizione del Sofia International Film Festival dove, lo scorso 10 marzo, si è svolta la prima internazionale in una sala gremita, Paolo Consorti ed il suo FIGLI DI MAAM. Oggi la notizia ufficiale che FIGLI DI MAAM è in concorso al Rome Independent Film Festival, prestigiosa kermesse internazionale giunta alla XIV edizione e con un respiro sempre più internazionale visto che i Teddy Awards, i più importanti premi a tematica “queer”, dalla Berlinale arrivano proprio a Roma al RIFF ( http://www.riff.it/figli-di-maam/ ). Non solo, il 20 maggio poi è programmata una proiezione speciale a Cannes nell’ambito de “Le Marchè du Film 2015”.
Scritto e diretto da Paolo Consorti e prodotto da Giuseppe Lepore per Bielle Re Srl, FIGLI DI MAAM un Film che ha protagonista un grandissimo Luca Lionello che, indimenticata la Sua partecipazione in La Passione di Gesù Cristo capolavoro di Mel Gibson, interpreta il ruolo un uomo che crede di essere San Giovanni Battista. La storia prende corpo tra le mura di Metropoliz, una vera fabbrica abbandonata alla periferia di Roma. Il capannone e gli spazi adiacenti sono occupati da persone di varie etnie che hanno usato quegli spazi come abitazioni.
Giovanni, accolto dagli abitanti del luogo diventa subito amico dei bambini e si trova a vivere la vita di Metropoliz dove sta per essere inaugurata un’insolita mostra d’arte contemporanea. La fabbrica infatti ospita il “MAAM – Museo dell’Altro e dell’Altrove – Città Meticcia” un museo d’arte contemporanea nato da un’idea di Giorgio De Finis e che, grazie alle donazioni ed alla generosità di molti artisti, è diventato oggi un riferimento per l’arte contemporanea a Roma ed in Italia. I “metropoliziani” cercano in questo modo anche di allontare il rischio di abbattimento e sgombero e quindi della possibile perdita delle proprie dimore. Le opere d’arte occupano tutti gli spazi della ex fabbrica e sono collocate anche nelle abitazioni ricavate al suo interno in un contesto di sorprendente energia e creatività che costituisce la scenografia naturale del Film.
Giovanni, come in una performance artistica tra le altre opere ed installazioni, proietterà all’interno della mostra le sue visioni, immaginando dialoghi con altri personaggi che esistono solo nel suo delirio spirituale.
Incontrerà S. Agostino, naturalizzato “metropoliziano”, un santo ormai invecchiato nella fabbrica e divenuto parte di questo mondo nuovo, Santa Cecilia e San Matteo. Dialogherà con Pietro e Paolo, imprigionati dentro se stessi in Vaticano. Incontrerà anche i suoi demoni, ed Erode, interpretato da Franco Nero, che tenterà nuovamente di uccidere Giovanni con la forza delle parole.
Intanto s’inaugura la mostra, c’è molta gente tra gli artisti, e il curatore conduce l’ospite d’onore Michelangelo Pistoletto, nel labirinto di Metropoliz. Giovanni è sempre più turbato dalle sue visioni, e nessuno sembra accorgersi realmente del suo dramma, anzi le sue ansie si confondono apparentemente con la mostra che scorre come una serena scenografia della contemporaneità nella quali tutti sembrano avere un loro spazio. Giovanni non si sente parte di nulla, è solo, ma in tutti i modi vuole inseguire il suo destino, fino a quando scoprirà un’altra verità.
Il Film, prodotto da Giuseppe Lepore per Bielle Re Srl, nasce come performance artistica, intorno alla quale Paolo Consorti ha poi costruito una storia, mescolandola alla realtà di Metropoliz e della mostra, con i suoi visitatori. Il protagonista, San Giovanni Battista , è interpretato da Luca Lionello. Nel cast anche Franco Nero, Alessandro Haber, Federico Rosati, Mauro F. Cardinali, Marta Vulpi, Carmelo Segreto, Simonetta Ingrosso, Kelly Palacios, Roberta Scardola, Nicola Ravaioli, Manfredi Saavedra, Flaminia Bonciani, Angelo Balistreri, Maja Lionello, Cinzia Carrea e, da segnalare, la partecipazione straordinaria, oltre che di Giorgio De Finis, di uno dei padri dell’Arte Povera internazionale, Michelangelo Pistoletto.
Dice l’artista e regista: “amo lavorare in contesti reali, far nascere l’opera d’arte nei luoghi dove pulsa la vita vera. Metropoliz è vita nella sua forma più naturale, gente che chiede solo uno spazio e il rispetto della propria dignità. Il luogo e il contesto mi hanno coinvolto moltissimo, e sono stati lo spunto per innescare un’avventura creativa che per me è un’esperienza vibrante, ancora più radicale delle performance e dei lavori filmici che ho realizzato in passato, come il mio San Gennaro in mezzo all’immondizia di Napoli, o l’Erode impazzito dentro un presepe vivente”.
“L’imprevisto è stato un elemento cruciale nell’evoluzione psicologica di San Giovanni nell’ambito del Film – continua Paolo Consorti – è nel mio modo di lavorare quello di carpire suggerimenti dalla casualità degli eventi e delle situazioni, cercando poi di convogliarli dentro il mio racconto. Infatti riscrivo il Film durante le riprese seguendo sempre l’evoluzione dei fatti o inventando situazioni nuove direttamente sul set. Mi piace lavorare con attori che hanno la capacità di calarsi dentro al progetto e che sappiano condividere le svolte che si creano nell’interazione tra contesto e creatività”.
La produzione ringrazia per il prezioso supporto Certi W ® ed il suo brand CertiLuxe ®, il MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Roma e CBint.