E proprio quest’ultimo è stato raggiunto da un avviso di garanzia spiccato dalla Procura di Monza per la violazione della normativa “Seveso Ter”. La Lombarda Petroli si era sottratta alle prescrizioni della direttiva europea con un’autocertificazione, ma le sue cisterne in realtà contenevano ben più dei 2.500 metri cubi di materiale stabiliti come limite massimo per non essere considerati a rischio ambientale. Ma Tagliabue continua a dirsi vittima. Migliora intanto, lentamente, lo stato di salute del Lambro. (Fonte CertineWs)