Una buona fetta delle aziende escluse sono ubicate nel territorio dell’Alto Casertano e del Caiatino, zone storicamente a vocazione agricola, capaci di coniugare qualità e produttività. L’azienda di Parma avrebbe spiegato la propria scelta attraverso la forte riduzione di consumo di latte fresco alta qualità registrato negli ultimi mesi sul mercato al consumo finale dell’intera Campania. Le prime disdette contrattuali, a firma Parmalat, sono state consegnate ai destinatari proprio in questi giorni. Gli agricoltori non hanno dubbi e ritengono la decisione di Parmalat basata unicamente sul prezzo d’acquisto, per la cui definizione già da mesi è in corso un contenzioso fra le parti. La Coldiretti è pronta ad avviare una vertenza con Parmalat per chiarire diversi aspetti della vicenda e per tentare di salvare le aziende. Contemporaneamente l’associazione di agricoltori chiederà alla Prefettura di vigilare attentamente sull’ingresso all’interno dello stabilimento di Parmalat di latte estero. (Fonte CertineWs)