Bisognerebbe reclamare, invocare, esigere subito ed adesso un Piano Speciale per il Sud che preveda in primis la esecuzione di grandi opere pubbliche come ad esempio la realizzazione del sistema portuale del mediterraneo volano di sviluppo ed occupazione. Serve un grande piano di investimenti pubblici che punti a realizzare infrastrutture materiali, sociali e immateriali e non più opere incompiute o ultimate con anni di ritardo, lievitazione abnorme dei costi, abuso delle varianti in corso d’opera e sprechi di risorse.”.
E’ questo l’appello a margine di un articolo a firma di Paolo Zagami, Avvocato Internazionale e Docente alla Università Mediterranea, pubblicato sul quotidiano online Il Dispaccio. L’articolo, dall’evocativo titolo “L’Economia del Sud alla prova del Covid-19”, analizza la situazione sociale ed economica del mezzogiorno d’Italia alla luce degli sconvolgimenti causati dalla Pandemia.
“Il Nord Italia – continua Zagami, che è stato tra i primi in Italia a sottilineare già da Febbraio la possibile emergenza economica derivante dal diffondersi del Coronavirus – è certamente molto più colpito dalla emergenza sanitaria rispetto al Mezzogiorno. E’ un dato di fatto incontrovertibile ed indiscutibile. Eppure già prima di questa fase di emergenza era noto che secondo varie stime indipendenti il Mezzogiorno era tra le aree più sottosviluppate della intera Europa Occidentale. Con un trend occupazionale secondo Svimez in costante calo ed imprese e cittadini allo stremo. Un territorio non si sviluppa economicamente e socialmente se non vengono progettate opere pubbliche che garantiscono posti di lavoro, se la gente è costretta ad andare a farsi curare altrove, se le mafie comandano, se non si da fiducia alle imprese e se non si intercettano le risorse internazionali. Ed allora se si vuole realmente rilanciare il Sud Italia bisognerà ripartire nelle sedi competenti da infrastrutture, sanità, lotta alla criminalità, accesso al credito e fondi europei.”
“Non ci si dimentichi adesso del Mezzogiorno. Altrimenti finirà. Colpito ed affondato.”. Conclude così il suo articolo l’Avvocato Zagami.