Sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto i giovani sui temi dell’integrazione tra i popoli nel post covid e sull’importanza della cultura nella lotta alle mafie. Sono alcuni degli obiettivi principali dell’associazione “Gli Artisti di periferia”, gruppo di giovani talenti campani, per la gran parte del quartiere napoletano di Secondigliano, che sono “sfuggiti alle grinfie della criminalità organizzata e hanno investito il loro futuro in cultura e formazione” come rileva una nota.
In questo contesto si terrà a Benevento venerdì prossimo, 3 settembre, la “prima” nazionale della pièce, dedicata alla vita e al talento di Massimo Troisi (con musiche di Pino Daniele), dal titolo “Finalmente Insieme”, nel Teatro De Simone (ore 21,30).
“Su invito del sindaco Clemente Mastella – dice il giovane regista Raffaele De Luca, che è anche il presidente dell’associazione ‘Gli artisti di periferia’ – abbiamo deciso di tenere a battesimo la neonata associazione e la nostra prima opera nella città di Benevento, ricca di storia e di cultura.
Siamo onorati dell’invito che è venuto all’indomani delle nostre prove generali e del successo riscontrato lo scorso luglio all’evento ‘Telesia for Peoples’ di Telese Terme”. Sul palcoscenico, insieme con i giovani interpreti, ci sarà l’ospite Clarissa Burt; l’attrice racconterà in una intervista pubblica la vita del grande attore di San Giorgio a Cremano.
L’iniziativa è organizzata dall’associazione no profit “Icosit” in collaborazione con l’associazione “Gens Nova” e con il patrocinio morale e la compartecipazione del Comune di Benevento e della Fondazione “Francesco Terrone di Ripacandida e Ginestra”. Al termine della rappresentazione teatrale è previsto uno spazio dedicato alle riflessioni sul tema “La cultura può sconfiggere le mafie?”, cui prenderanno parte esponenti delle istituzioni, soprattutto impegnate nella cultura, nel sociale e nelle politiche di integrazione.