Chi, dove, come e perché? Sono queste le domande che vengono spontanee se ci soffermiamo a valutare la qualità di chi ci circonda. Gli atenei sono da qualche anno fabbriche che devono tirar fuori prodotti in tempi rapidi, ma non bastava. Quindi meglio accorciare i tempi: ed ecco nascere le lauree brevi, brevi in tutti i sensi, non c’è neanche più il tempo per valutare molto meglio esonerare. Ma per moltissimi studenti non è stato e non è sufficiente, ecco fiorire i vari SOS laureandi in diffi coltà (ormai quasi tutti certificati) con numeri degni di una catena di montaggio superperformante. Questo è però soltanto un tassello del sistema italia cui dobbiamo riferirci per formare la competenza nostra e dei nostri figli. E non rincuora, anche se ci giustifica moralmente e rasserena gli animi, il fatto che ai concorsi di magistratura errori di grammatica ed ortografi a la fanno da padrone. Se a questo aggiungiamo un scuola secondaria superiore estremamente modesta, una pigrizia culturale tipica dei nostri tempi e scuole di specializzazione e/o di alta formazione che nascono e fioriscono soltanto per stampare certificati, il percorso formativo è bello che compiuto. Tutti noi diventiamo poi gli utilizzatori di questi professionisti, medici, consulenti, ecc. e non siamo neanche tanto esigenti, non siamo alla ricerca della competenza linguistica, non ci interessa se usano termini e/o verbi appropriati, l’importante e che ci sia un minimo di competenza comunicativa, ci basta se più o meno capiamo cosa vorrebbero dirci…PER CONTINUARE A LEGGERE L’EDITORIALE SINO ALLA FINE, REGISTRATI E SCARICA GRATIS IL MAGAZINE DI FEBBRAIO. BUONA LETTURA!