È questa la sintesi del messaggio del commissario Ue all’Ambiente, Janez Potocnik e la direttrice dell’Agenzia europea dell’Ambiente, Jacqueline Mc Glade, nella prefazione dell’ultimo rapporto dell’Agenzia Ue sulle acque balneabili. «Oltre nove acque balneabili su dieci – affermano Potocnik e Mc Glade – hanno rispettato gli standard minimi della qualità dell’acqua, con il 92,1% di acque costiere e il 90,2% di quelle interne in regola. Solo l’1,2% delle acque costiere e il 2,8% di acque interne sono state ritenute fuorilegge. Nonostante questo risultato, la qualità rispetto all’anno precedente è peggiorata. Questo potrebbe essere in parte dovuto ad una variazione da un anno all’altro, ma indica anche che è necessario un lavoro ulteriore per migliorare continuamente la qualità delle acque in Europa». Secondo Potocnik e Mc Glade «la qualità delle acque balneabili è essenziale non solo per i baganti, per motivi di salute pubblica. Rappresenta anche un forte indicatore della salute generale» delle risorse idriche, sia delle coste, così come di laghi e fiumi. Tutti gli sforzi nell’Ue ora devono essere convogliati per raggiungere l’obiettivo fissato per il 2015, che prevede uno status di ‘buona salutè delle acque dal punto di vista ecologico e ambientale, in attuazione delle direttive quadro sull’acqua e il mare. Il messaggio finale è di incoraggiare tutti «a diventare più attivi nella protezione dell’ambiente e ad aiutare a migliorare le aree balneabili europee». (fonte CertineWs)