È così che nei Paesi Bassi, all’università di Maastricht, sta per nascere la salsiccia artificiale: gli scienziati guidati da Mark Post sono certi di poterla ottenere entro sei mesi. Ed entro un anno sarà la volta dell’hamburger. Ma il suo prezzo non sarà certo competitivo rispetto a quello dei prodotti da fast-food: 220 mila euro per una semplice ‘sottilettà di carne ‘in vitrò, come riporta il ‘Telegraph’ online. La valenza dell’esperimento è dunque, per ora, più scientifica e sociale che commerciale: la carne artificiale potrebbe servire a sfamare le popolazioni più bisognose di cibo, influendo positivamente sull’inquinamento atmosferico e cancellando le sofferenze degli animali. L’obiettivo più ambizioso è quello di creare carne commestibile proveniente da animali in via di estinzione: si pensa addirittura a un ‘Panda-burger’.
Il primo esperimento è stato effettuato usando cellule del maiale, mentre si proseguirà con quelle di mucca per ottenere il famigerato hamburger artificiale. A oggi, l’aspetto degli alimenti prodotti dalla scienza non è comunque dei più invitanti: gli studiosi dicono che la loro colorazione è un pò pallida, ma che faranno il possibile per rendere l’aspetto dei nuovi prodotti più vicino a quelli normalmente reperibili in commercio. Quanto al sapore, difficile dare un giudizio: nessuno ha ancora potuto assaggiare la salsiccia in vitro, perchè la legge vieta di consumare materiale creato in laboratorio da tessuti animali. Il problema, assicurano gli esperti, potrà essere risolto utilizzando un nutrimento sintetico per le cellule staminali.
COLDIRETTI, NO AD HAMBURGER ARTIFICIALE DA 3 ITALIANI SU 4
Tre italiani su quattro, il 73%, sono preoccupati dall’applicazione di nuove tecnologie ai prodotti alimentari che hanno portato per ultimo alla produzione di carne artificiale in laboratorio. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dell’ultima indagine Eurobarometro nel giudicare «allucinanti le prospettive aperte dalle sperimentazioni in corso per la produzione di carne artificiale in laboratorio da parte di un gruppo di scienziati olandesi», secondo i quali si otterrà entro sei mesi la prima salsiccia ed entro un anno il primo hamburger artificiale dal costo iniziale di 250mila euro, con l’utilizzo di cellule staminali”.
“Attualmente con la sperimentazione – riferisce la Coldiretti – si sono ottenute striscie di tessuto lunghe 2,5 centimetri e larghe meno di 1 centimetro di consistenza molliccia e di colore grigio perche non c’e sangue. Come hanno dimostrato le esperienze del passato a partire dalla mucca pazza (Bse), le innovazioni in un settore come quello alimentare particolarmente esposto ai rischi per la salute deve percorrere la strada della naturalità e della sicurezza ma soprattutto – precisa la Coldiretti – deve confrontarsi con i rilevanti problemi di natura etica che pongono le nuove tecniche. (fonte CertineWs)