Fra le sue attività principali, la fornitura di sistemi e componenti per nuove centrali, l’assistenza a quelle in esercizio, lo smantellamento di impianti a fine vita con la gestione delle scorie radioattive, oltre alla ricerca e sviluppo nel campo dei reattori di IV generazione. Da sempre utilizzatrice della tecnologia americana su licenza di Westinghouse, che puntava di riportare in Italia nel progetto di rilancio dell’atomo poi bloccato dall’incidente di Fukushima, Ansaldo Nucleare ha contribuito recentemente allo sviluppo di diversi impianti, fra questi anche quello di Mochovce di Enel nella Repubblica Slovacca. Negli ultimi giorni si è parlato spesso del destino di Ansaldo Energia, e quindi di Ansaldo Nucleare, che potrebbe essere uno degli asset messi sul mercato da Finmeccanica per raccogliere i due miliardi di euro che intende destinare alla riduzione del debito. Tra le voci che si rincorrono in questi giorni sul futuro ci sono la cessione completa al fondo Usa, l’ingresso del Fondo Strategico italiano di Cdp al posto di Finmeccanica o la possibilità di una partnership con soci industriali come Ge o Siemens. Ansaldo Nucleare insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è impegnata in ricerche che riguardano la sicurezza e lo smaltimento delle scorie. Per quanto riguarda la sicurezza, una delle linee di ricerca è quella di sviluppo di tecnologie di monitoraggio ambientale della radioattività, che consentono di rilevare e controllare a distanza eventuali perdite nei depositi di scorie nucleari o nei trasporti di materiali radioattivi; oppure la misurazione con estrema precisione della radioattività presente all’esterno dei reattori. Riguardo alla trasformazione delle scorie Ansaldo Nucleare ha attivato progetti di ricerca insieme all’Istituto di Fisica Nucleare e all’Enea sull’utilizzo degli Ads (Accelerator Driven System), acceleratori di protoni ad altissima intensità di fascio, dedicati esclusivamente alla trasformazione delle scorie e non alla produzione di energia. (Fonte CertineWs)