“Sarebbe inutile avviare una grande manovra di incentivi e supporti senza, a monte, aver previsto delle procedure nettamente diverse rispetto al passato. Condivido quanto ha detto all’Assemblea di Unioncamere il Presidente Carlo Sangalli. Le proposte fatte in sede di Assemblea sono sicuramente importanti e non più prorogabili, a partire dalla digitalizzazione e le tecnologie 4.0 ma, in primis a mio parere, va fatta una grande opera di semplificazione delle procedure al fine di avere un impatto più deciso ed immediato sul mondo delle imprese.”
Lo dichiara intervistato da Adnkronos Giuseppe Arleo coordinatore dell’Osservatorio per la ricostruzione economica dopo il Covid-19 del think tank Competere.Eu. Arleo porta nel think tank la sua esperienza di commercialista e fondatore dello Studio Arleo, realtà specializzata nella consulenza alle piccole e medie imprese nella partecipazione a bandi europei, nazionali e regionali, attiva come service anche per alcuni tra i principali studi di commercialisti italiani. Arleo, Già Presidente di Commissioni Studio in materia di Finanza in seno all’Ordine dei Commercialisti di Salerno e all’Unione Nazionale dei Dottori Commercialisti, è membro di Nuclei di Valutazione di fondi europei e autore di numerosi articoli in tema di finanziamenti alle imprese.
“Gli effetti della pandemia, come indicati numericamente da Sangalli, sono già immediatamente percepibili in 44.000 imprese in meno avviate nel periodo tra marzo e maggio scorsi. Le aree geografiche più colpite, unitamente ai settori di attività, hanno risentito ovviamente dell’impatto della pandemia, in alcune zone maggiore rispetto ad altre. Sicuramente è un primo dato, forse anche fisiologico visto il periodo di lockdown, ma sicuramente impone una profonda riflessione perché è l’anticamera dei dati ancora più negativi che ci avviamo a riscontrare per via degli effetti che verranno sulle imprese che, per forza di cose, avranno ripercussioni sugli aspetti sociali.”