Avanza la marea nera della British Petroleum

Minacciate sempre più da vicino la Louisiana e New Orleans in particolare, che vedono avvicinarsi inarrestabile la chiazza di petrolio, estesa lungo un fronte di 160 chilometri per 70 di ampiezza. Le prime macchie di petrolio dovrebbero aver già raggiunto la costa. A nulla è servito per ora né l’utilizzo di robot sottomarini per tamponare le falle né la strategia di un incendio “controllato” per isolare e frenare la chiazza di greggio. L’intervento condotto dalle squadre di soccorso è consistito nell’isolare porzioni della chiazza e appiccarvi fuoco. Il primo incendio controllato è stato lasciato bruciare per circa un’ora; gli altri hanno mandato in fumo tra il 50 e il 90 per cento del greggio isolato. Le operazioni continueranno anche nei prossimi giorni, sebbene questa procedura presenti gravi pericoli per l’ambiente. Il territorio a rischio rappresenta il 40% delle aree umide, oltre al principale sito di pesca degli Stati Uniti. Un’area di passaggio per gli uccelli migratori, in cui anche mammiferi e cetacei sono minacciati, perché potrebbero ingerire acqua contaminata o perché le loro prede potrebbero essere ricoperte di petrolio. Se il greggio sarà sospinto nelle paludi della Louisiana, ripulirlo sarà impossibile: un disastro annunciato per le riserve naturali. (Fonte CertineWs)

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