Così 51 strutture hanno ottenuto il massimo riconoscimento (tre bollini rosa), altre 51 hanno ricevuto 2 bollini e 20 un bollino. Si tratta soprattutto di ospedali del Nord, da dove proviene il 69% delle candidature contro il 17% del Centro e il 13% al Sud. La guida 2010 degli ospedali rosa è stata presentata stamane alla presenza del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. I bollini rosa rappresentano un marchio di eccellenza da considerarsi come punto di partenza per favorire la crescita della “prospettiva di genere” da intendersi come fattore strategico di qualità nell’erogazione delle cure nell’ambito delle strutture sanitarie. Le donne rappresentano la principale utenza dei servizi sanitari, con 5 milioni di ricoveri ogni anno. E a distanza di quattro anni dalla prima edizione qualcosa è cambiato, dal momento che sono pervenute oltre 350 candidature di ospedali impegnati a ottenere il nostro riconoscimento. Secondo la classifica curata da una commissione ad hoc, sono Lombardia (42 ospedali), Emilia Romagna (17) e Veneto (14), le tre Regioni con il maggior numero di strutture premiate. Al Sud spiccano invece il Lazio e la Campania. Il divario tra Nord e Sud resta comunque rilevante: nel Meridione gli ospedali in rosa sono molto meno numerosi (solo 14 delle 122 strutture premiate). Esistono eccellenze notevoli, ma sono punte di diamante isolate. Il Sud sconta 15 anni di immobilismo, in cui non sono stati attivati sistemi di programmazione e controllo. L’osservatorio Onda è ora in procinto di rivedere l’intero programma di selezione degli ospedali rosa, aggiungendo anche un quarto bollino dedicato ai casi di eccellenza che prevedono, per esempio, l’esistenza di breast unit (l’unità di patologia mammaria) certificate a livello europeo. Un passo in più verso una migliore presa in carico della salute femminile.(Fonte CertineWs)