Un dato particolarmente significativo se confrontato con il resto del turismo italiano, cresciuto solo dell’1,2%. All’impennata, commenta l’associazione agrituristica aderente a Confagricoltura, hanno contribuito non solo i turisti stranieri (+25%), ma anche gli italiani (+11%). Particolarmente positivi i risultati estivi: nei mesi di luglio e agosto l’agriturismo ha registrato una crescita del 34% rispetto allo stesso bimestre 2010, con il 41,6% di presenze straniere, lievitate sia rispetto allo scorso anno (36,5%), sia rispetto alla media dell’offerta turistica nazionale (34,1%). A fare la differenza, secondo Agriturist, sono state le famiglie (+10% rispetto al 2010), che hanno premiato la scelta di mantenere i prezzi sostanzialmente invariati (mentre le tariffe alberghiere hanno subito rincari del 9%). Al successo avrebbero contribuito inoltre il miglioramento delle strategie di promozione delle aziende, il maggior uso di internet (+17% prenotazioni) e il ricorso alle intermediazioni di agenzie, anch’esse solitamente online (+6%). Eppure la tendenza positiva sembra destinata ad esaurirsi rapidamente. Secondo Agriturist l’inasprirsi della crisi economica dovrebbe causare nell’ultima parte dell’anno una flessione della domanda dell’ordine del 6%. (Fonte CertineWs)