e composto anche da una Decisione, è stato disegnato con l’obiettivo di aiutare le imprese e gli Stati membri ad attuare la direttiva sull’energia da fonti rinnovabili. Un terreno accidentale quello sui cui si è mossa la Commissione, ma che porta nel concreto a facilitare il processo di certificazione, particolarmente atteso sia dal settore che dai critici dei biocombustibili. E il perché la UE voglia puntare tanto su questa fonte lo spiega lo stesso commissario all’energia Günther Oettinger, asserendo che negli anni a venire i biocarburanti saranno l’unica alternativa alla benzina e ai combustibili diesel utilizzati per i trasporti. I tre documenti interessano: la comunicazione sui sistemi volontari e i valori standard nei biocarburanti dell’UE e il sistema di sostenibilità dei bioliquidi; la comunicazione sull’attuazione pratica del regime UE di sostenibilità per i biocarburanti e i bioliquidi e sulle norme di calcolo per i biocarburanti; la decisione sugli orientamenti per il calcolo degli stock di carbonio nel suolo. Ma quali sono nel dettaglio le novità introdotte? Le due comunicazioni apportano innanzitutto un’importante innovazione, ovvero gli standard su cui si andrà a costruire un sistema volontario di certificazione per la sostenibilità che la Commissione incoraggia industria, governi e ONG ad adottare. Revisori indipendenti dovranno esaminare l’intera catena di produzione, dal coltivatore e dallo stabilimento produttivo al commerciante fino al distributore per accertare che tali sistemi siano affidabili e non vengano lasciati margini per eventuali frodi. I certificati dovranno dunque garantire che tutti i biocarburanti venduti con questa etichetta siano sostenibili e prodotti secondo i criteri fissati dalla direttiva sulle rinnovabili. (Fonte CertineWs)