nell’ambito dell’inchiesta della Procura sui reati ambientali connessi alle attività di smaltimento dei rifiuti in Campania. In particolare gli arrestati sono accusati di aver autorizzato per anni lo sversamento in mare di percolato, pericoloso rifiuto liquido prodotto dalle discariche di rifiuti solidi urbani, lungo tutte le coste che vanno dal litorale casertano fino a quello salernitano, causando seri danni ambientali e alla salute della popolazione limitrofa. Stando alle indagini portate avanti dalla Procura di Napoli il percolato veniva immesso, senza alcun trattamento, nei depuratori dai quali finiva direttamente in mare, contaminando così tutto il tratto di costa da Salerno fino a Caserta. I gravi indizi di colpevolezza a carico di ex uomini politici, professori universitari, dirigenti della PA sono stati acquisiti mediante attività tecniche e dinamiche ma anche con riscontri documentali che hanno smascherato lo smaltimento illecito attraverso gli impianti di depurazione delle acque reflue della regione che ha portato all’inquinamento del litorale campano. È la prova che l’emergenza rifiuti di questi mesi è solo l’ultimo episodio, la punta dell’iceberg, di una lunga serie di attività illecite, traffici, associazioni a delinquere mirate a favorire pochi, a scapito della società civile. (Fonte CertineWs)