“Era ormai necessario – ha detto Rometti – prevedere nel medio e nel lungo termine un progetto di aggiornamento e riqualificazione delle soluzioni tecnologiche adottate nella centrale di Gualdo Cattaneo. Avevamo già condiviso un programma in grado di ottimizzazione la gestione corrente dell’impianto attraverso una serie di sostanziali miglioramenti sul versante della tutela ambientale. Ora si aggiunge anche l’obiettivo di assicurare all’impianto quei requisiti tecnici e funzionali a garantirne l’operatività in una prospettiva più lunga.”
Il documento, concordato proprio con la Regione Umbria e già condiviso dalle altre amministrazioni locali, prevede da parte di ENEL la presentazione, entro 5 anni dal rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), un ulteriore piano di adeguamento della Centrale di Gualdo Cattaneo alle “migliori tecniche disponibili”, da realizzare in tre anni. Il tutto finalizzato al miglioramento ambientale.
“L’autosufficienza energetica – ha afferma ancora l’assessore Rometti – costituisce uno degli obiettivi strategici individuati dal Piano Energetico Regionale e in questa esigenza risiede l’importanza che esso attribuisce al contributo fornito proprio dalla centrale di Gualdo Cattaneo che, però, non rappresenta solo un elemento chiave dello scenario energetico regionale, ma svolge anche un ruolo economico e sociale nella sua funzione di polo di know-how tecnico e di realtà produttiva capace di dare impulso economico ed occupazionale ad una porzione di territorio regionale altrimenti marginale”. Attualmente l’impianto, che è certificato ISO 14001:04 ed è registrato EMAS, opera nel rispetto dei limiti imposti: i dati di concentrazione acquisiti dalla rete di rilevamento installata intorno alla centrale, confermati da una campagna di misura effettuata dall’ARPA Umbria nel periodo 2004 – 2005, forniscono un quadro ambientale non allarmante, con standard di qualità dell’aria accettabili anche in condizioni climatiche sfavorevoli. A fronte di ben 12 Comuni umbri classificati come a rischio nell’ambito della Zonizzazione Regionale attuata ai sensi del D.L. 351/99, i comuni interessati dalle zone di massima ricaduta della centrale sono stati inseriti nella “zona di mantenimento” IT1005, caratterizzata dal minimo livello di criticità della qualità dell’aria.
“In questo quadro ambientale le ulteriori misure di tutela introdotte dalla proposta dell’ENEL – ha precisato l’assessore Rometti – costituiscono nel loro complesso un pacchetto di interventi impegnativo e potenzialmente in grado di produrre apprezzabili effetti positivi. Infatti, prevedono dei miglioramenti in tema di riduzione delle emissioni diffuse, di mitigazione dell’impatto acustico, di eliminazione dei fenomeni di dilavamento e di informazione al pubblico”. “Il piano formulato dall’Enel quindi, rappresenta uno strumento di gestione corrente per il mantenimento sul territorio di un importante sito produttivo – ha concluso – ma la Regione, che ha tra le sue priorità del programma di legislatura lo sviluppo delle energie rinnovabili e delle green economy, alla Società ha chiesto il preciso impegno di affiancare alle azioni proposte la messa a punto, nel giro di qualche anno, di uno studio che consideri varie proposte di rinnovamento ed integrazione attraverso l’installazione di capacità produttiva da fonti rinnovabili a livello locale e regionale, derivanti da filiere produttive attivabili localmente, con lo scopo di sostituire parzialmente il combustibile fossile”. (Certinews.it)