È questa, in sintesi, una delle conclusioni dell’incontro a bordo della Goletta Verde, tenutosi proprio nel Porto di Civitavecchia, nell’ambito della campagna regionale di informazione e analisi sul litorale e sul mare di Legambiente». Così una nota di Legambiente. «L’elettrificazione del porto va attuata subito, le prescrizioni previste da decenni per l’ampliamento del porto vanno rispettate alla lettera, verificheremo con cura assieme ai cittadini – afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – La qualità dell’aria del nord della Provincia è critica, come confermano gli studi dell’ARPA Lazio, le emissioni vanno tenute sotto controllo e rese note ai cittadini, alle istituzioni e anche alle imprese per intervenire tempestivamente a tutela della salute di tutti». «Le criticità per la qualità dell’aria sono evidenti: per diverse aree non arriva al livello »buono« nel 50-60 addirittura 70% dei giorni dell’anno, a danno della salute dei cittadini. Eppure studi condotti sin dal 2006 affermano che con l’elettrificazione delle banchine si ridurrebbero gli ossidi di azoto da 450 tonnellate/anno a 18,81 per la sola banchina crociere. Una situazione che si aggiunge alle emissioni delle centrali termoelettriche. Per l’inquinamento da anidride carbonica (CO2) i primi dati del 2010 evidenziano che la centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord ha prodotto ben 6,7 milioni di tonnellate di CO2, superando di gran lunga i circa 5 milioni concessi con credito gratuito dal Governo», spiega Legambiente. «Altro che impianto ecologico, il carbone si conferma il combustibile più inquinante per i gas serra -conclude Parlati – Ormai il modello delle grandi centrali impattanti è vecchio e superato, l’impatto sul pianeta è enorme rispetto a quello di piccole centrali a cogenerazione o meglio ancora di fonti rinnovabili, accompagnate da interventi di efficienza e risparmio» (fonte CertineWs)