Conciliazione, nuove regole deontologiche da CNF

 

Roma, 21/11/2011 – Con la circolare 24-C-2011, il presidente Guido Alpa, presidente del Consiglio Nazionale Forense, ha comunicato ai presidenti dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati le modifiche che il CNF, nella seduta del 15 luglio 2011, aveva apportato al Codice deontologico, a seguito dell’entrata in vigore della nuova disciplina della  mediazione.
Le novità sono l’introduzione dell’art. 55 bis e le modifiche agli articoli 16 e 54. Novità che di fatto sbarreranno l’accesso alla mediazione conciliatoria a molti avvocati.
Se, fino ad ora, gli avvocati hanno contestato l’apertura alle funzioni di mediatore anche a professionisti privi di competenze giuridiche e processuali, le nuove  norme, di fatto, potrebbero impedire a molti avvocati, soprattutto gli associati ai grossi studi legali, di svolgere le funzioni di mediatore. Non tanto e non solo per un concreto stato di incompatibilità, quanto per il rischio derivante dall’impossibilità di prevenire violazioni dipendenti, in concreto, da fatti altrui leciti. Le nuove norme, quindi, sembrano tracciare una netta linea di demarcazione tra il tradizionale ruolo dell’avvocato e le funzioni di avvocato–mediatore. (Fonte CertineWs)   

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