I finanzieri del comando provinciale di Napoli hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare – emesso dal gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – nei confronti di 13 persone (9 in carcere e 3 ai domiciliari, un’altra in carcere da eseguire). La scelta dei luoghi dove impiantare la fabbricazione delle cinture, come emerge chiaramente dalle conversazioni intercettate, veniva sempre ponderata, avendo cura di scegliere località o edifici che non attirassero l’attenzione delle forze di polizia. Si prediligevano gli scantinati di normali palazzine, anche in zone centrali della città, ossia in luoghi dove nessuno si sarebbe aspettato di trovare una fabbrica clandestina di falsi prodotti griffati. Dopo i primi tentativi repressivi da parte della Guardia di Finanza, una parte dell’organizzazione, nel tentativo di sottrarsi alle indagini, aveva delocalizzato la produzione illecita delle cinture in Romania provvedendo alla successiva commercializzazione dei capi attraverso la loro spedizione, tramite corriere, in Italia, Francia e Spagna. Alcuni personaggi legati all’organizzazione, sfruttando gli stessi canali commerciali, si erano dedicati non solo al traffico di capi contraffatti ma anche a quello delle sigarette di contrabbando. (Fonte CertineWs)