della Privacy, Francesco Pizzetti, ha infatti ricordato che la rete è lo strumento sul quale si basano non solo i grandi sistemi produttivi, ma anche le strutture di sicurezza interna e di difesa esterna degli Stati e ha sottolineato chre occorre dare al più presto piena attuazione alla Convenzione sul Cybercrime entrata in vigore l’1 luglio 2004 e recepita in Italia con la legge 48 del 2008. In particolare bisogna riflettere anche sui rischi che pone la nuova tecnologia del ‘cloud computing’, con la quale i dati verranno sempre più sottratti alla disponibilità materiale di chi li produce e usa e gestiti da enormi server collocati in ogni parte del pianeta. Un fenomeno che moltiplicherà i servizi forniti da terzi secondo modalità che favoriscono sempre di più la delocalizzazione dei dati conservati. Sul tema è necessario adesso un salto di qualità. Occorre che, anche adottando le eventuali modifiche normative, sia posto al più presto a disposizione del Garante un elenco esaustivo delle banche dati di interesse nazionale e della loro dislocazione, comprese quelle gestite da privati.(Fonte CertineWs)