Esiste una azienda italiana che in pochi anni è cresciuta esponenzialmente, che ha saputo coniugare lo stile e l’eleganza classica dell’abbigliamento maschile con il “giusto prezzo” e che nel 2019 avvierà nuovi punti vendita anche all’estero. Stiamo parlando della Dan John: nata nel 2015, l’azienda ha chiuso il 2018 con un fatturato di 45 milioni di euro e 53 punti vendita, quasi tutti di proprietà ed un organico di circa 200 persone, e punta per il 2019 a raggiungere i 67 milioni di fatturato e circa 80 negozi monomarca in Italia, ma anche in Spagna, a Madrid, per poi conquistare nel 2020 anche Germania, Belgio e Francia e successivamente gli Stati Uniti d’America, con le città di New York, Boston, Chicago.
Uno stile senza tempo, abiti “di servizio”, tessuti e materiali di qualità, attenzione ai particolari e un prezzo competitivo. Uno stile classico ma con uno “swing” contemporaneo, che trova la sua origine dalla tradizione inglese e dal gusto italiano.
I due imprenditori sono figure con background molto diversi tra loro: un giovane pieno di idee e di energia da una parte, Giovanni Della Rocca, e un imprenditore con alle spalle oltre 45 anni di esperienza nel settore tessile, Daniele Raccah. La Dan John nasce per dare risposta ai bisogni di un pubblico vastissimo dai 18 ai 70 anni.
“L’uomo lo vediamo fedele ad una tradizione estetica. – spiega Daniele Raccah – Noi ci rivolgiamo ad un pubblico formale classico, che però apprezza le tendenze che cambiano ogni anno nelle vestibilità, come possono essere i reverse più larghi sulla giacca, o la gamba del pantalone più o meno stretta. Tutto questo siamo riusciti a proporlo a prezzi molto interessanti. E questa formula non solo sta avendo un notevole successo in Italia, con 53 punti vendita aperti in 3 anni, ma ha grandi potenzialità all’estero, grazie ad un fitting contemporaneo ed al linguaggio universale del classico di gusto italiano.”
“Dan John anche dal punto di vista imprenditoriale ha voluto da subito essere allo stesso tempo tradizione ed innovazione. Tradizione che viene da una gestione familiare, con le mie figlie che mi affiancano in vari ruoli chiave, ma anche innovazione manageriale, valorizzazione delle competenze e dei talenti. In uno scenario economico complesso come questo, in 3 anni abbiamo raggiunto risultati notevoli ed abbiamo progetti ancora più ambiziosi, creando posti di lavoro ed opportunità.”