Il governatore lombardo Roberto Formigoni ha annunciato che la Regione Lombardia ha chiesto lo stato di emergenza per l’inquinamento e sia il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo che il WWF hanno dichiarato che si costituiranno parte civile nell’eventuale processo. E la polemica infuria soprattutto perché pare che siano state proprio le iniziali reticenze dell’azienda a ritardare i primi cruciali interventi, rendendo la situazione già grave ancora più critica. Un anno fa la Lombarda Petroli aveva fatto domanda per uscire dall’elenco delle aziende a rischio soggette alla cosiddetta normativa Seveso, che vincola gli impianti a particolari norme di manutenzione e sicurezza. Ma per far questo aveva dovuto dichiarare che la quantità di materiale stoccata non era superiore ai 2.500 metri cubi:a quanto pare molto meno di quanto effettivamente fosse. (Fonte CertineWs)