Quando nel lontano 1994 iniziai ad approcciare il mondo della certificazione e dell’ispezione mi trovai di fronte ad un mondo oscuro, assolutamente sconosciuto ai più dove tutti “gli addetti ai lavori” – così amano defi nirsi – non camminavano, libravano nell’aria da un palmo a qualche metro da terra tanto erano pieni di sè. Erano loro gli esperti, uomini e donne, che dovevano giudicare gli altri oltre ad essere gli unici depositari della verità (ma quale?). Andando avanti nel mio percorso di crescita professionale per forza di cose incontravo tanta, tantissima gente di cui oggi, dei più, non ricordo né volti né nomi tutti con tanta, tanta, tantissima esperienza… Dicevano. Andando su e giù per l’Italia, spesso solo se non con i miei pensieri, a me di tutta questa gente spesso restava soltanto la loro spocchiosa arroganza ed il pessimo gusto nel vestire. Mi chiedevo come mai tanta gente con tanta esperienza, tanti successi, depositari di cotanta verità andasse in giro a vendere se stesso, a giornata, al miglior offerente per far cosa poi: dire sempre, tutti i giorni di ogni mese di ogni anno le stesse cose. Non avevano forse fama, ricchezza e visibilità tali da poter avviare iniziative imprenditoriali innovative e di successo o ricoprire ruoli da top manager in note multinazionali? Sono passati 15 anni ed il tempo non ha reso merito al nostro mondo, hanno permesso di giustifi care a tutti il perché bisogna dire e fare…PER CONTINUARE A LEGGERE L’EDITORIALE SINO ALLA FINE, REGISTRATI E SCARICA GRATIS IL MAGAZINE DI SETTEMBRE. BUONA LETTURA!