proprie controdeduzioni”. Sono oltre 300 le pagine della perizia disposta dal gip rispetto alle morti da elettrosmog avvenute tra la fine degli anni ’80 e il 2003. Nell’ambito dell’inchiesta per omicidio colposo si parla di “rischi importanti” di morti per “tumori emolinfopoietici”, per le persone esposte tra i 5 e i 9 chilometri dall’emittente durante un periodo di almeno 10 anni. Radio Vaticana apprende con stupore questi risultati e padre Lombardi aggiunge che “saranno rese note al più presto considerazioni e controdeduzioni dei propri consulenti tecnici”. Padre Lombardi rimarca inoltre che “secondo la letteratura scientifica internazionale in materia, non è stata mai dimostrata l’esistenza di un nesso di causalità come quello ipotizzato – a quanto sembra – dalle conclusioni della perizia, che non vanno quindi ritenute assodate”. E sottolinea che la radio della Santa Sede “ha sempre osservato le indicazioni internazionali sulle emissioni elettromagnetiche e, dal 2001, in seguito ad accordo con le competenti autorità italiane, ha osservato i più restrittivi limiti stabiliti dalla sopravvenuta normativa italiana in materia, in modo tale da rispondere attentamente, come dovuto, ad ogni eventuale preoccupazione della popolazione circostante”. (Fonte CertineWs)