Il progetto, firmato nel 2007, prevedeva il trasporto annuo di 35 milioni di tonnellate di greggio lungo un oledotto fra il porto bulgaro di Burgas, sul mar Nero, fino al porto di Alexandropolis nell’Egeo. La Bulgaria avrebbe guadagnato 35 milioni dollari annui per il transito, ma Sofia dice ora che eventuali incidenti potrebbero provocare danni all’ambiente, con costi elevati e conseguenze sulla florida industria del turismo. L’oledotto doveva essere gestito da una joint venture con il 51% delle azioni alla Russia e il 24,5% sia a Bulgaria che Grecia. Simonov ha minimizzato la possibilità che Mosca e Atene chiedano il pagamento di una penale. (Fonte CertineWs)